L’assistenza di CURA alle aziende negli appalti pubblici green per un ridotto impatto ambientale

 Image

Lo scorso 20 maggio è entrato in vigore il Decreto Legislativo 19/04/2017, n. 56, il cosiddetto “Correttivo” al Codice degli appalti pubblici. Tra le novità introdotte quella sui Criteri Ambientali Minimi, che ora si applicano al 100% del valore a base d’asta degli appalti. Nel caso di appalti riferiti a interventi di ristrutturazione, inclusi gli interventi comportanti demolizione e ricostruzione, i CAM sono tenuti in considerazione per quanto possibile in funzione della tipologia di intervento e della localizzazione delle opere da realizzare secondo criteri definiti dal Ministero dell’Ambiente.

Cosa sono i CAM - I CAM, Criteri Ambientali Minimi, sono i requisiti minimi per qualificare gli acquisti della Pubblica Amministrazione come “sostenibili”, e sono collegati alle diverse fasi della procedura di acquisto. Sono “minimi” in quanto requisiti di base per qualificare gli acquisti di prodotti e forniture di servizio preferibili dal punto di vista ambientale.

Cosa fa CURA - Il consorzio CURA propone alle aziende l’assistenza per la valutazione e per la conferma dei dei requisiti riportati nei documenti della gara d’appalto. In generale, tale dimostrazione potrà avvenire attraverso la presentazione di specifici rapporti di prova, in relazione al requisito, oppure attraverso un’asserzione (claim) ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità, oppure attraverso l’assegnazione di un’etichetta ambientale di tipo I, quale Ecolabel, oppure ancora attraverso uno studio di LCA ad hoc, o altre certificazioni ambientali.

Approfondimenti alla pagina: www.minambiente.it/pagina/criteri-ambientali-minimi